5 Modi per diventare un Master Storyteller e rafforzare il tuo Brand

Spesso giudichiamo un libro dalla sua copertina e sicuramente dalla frase iniziale. Per questo, nel racconto della storia della tua azienda, devi cercare di attirare e coinvolgere il tuo pubblico fin dall'inizio. Storytelling aziendale da usare per rafforzare il tuo Brand; racconto del tuo Business visto non come semplice esposizione di una biografia ma come racconto "emotivo" di ricordi (belli e brutti) in grado di coinvolgere emotivamente l'ascoltatore. In questo post alcune considerazioni di Julie Cottineau su come diventare abile e coinvolgente nello storytelling e aiutare la crescita e la reputazione del tuo Business.

Un BRAND di successo è anche il risultato di una STORIA raccontata bene. Che tu sia uno studente, un tirocinante, un CEO, un imprenditore, oppure alla ricerca di un lavoro, hai bisogno di un buon Brand, specialmente di questi tempi.  E per sviluppare un buon brand è necessario che tu sia un abile storyteller.

In questo post provo a suggerirti 5 modi per che possono aiutarti a trasformare il tuo Brand (e il tuo Business) in un best seller.

1. Una storia Reale, Rilevante e Ricca

Spesso giudichiamo un libro dalla sua copertina e sicuramente dalla frase di apertura. Ecco perche’ dovreste prestare una maggiore attenzione all’inizio della vostra storia rispetto al resto. Sia che stiate parlando di fronte ad una folla di 500 persone o siate seduti ad un tavolo con un solo potenziale cliente, il vostro obiettivo sarà quello di catturare la loro attenzione e coinvolgerli nella vostra storia,  fin dall’inizio. Qual e’ il modo migliore per farlo? Renderla reale, rilevante e ricca. Al posto del solito “blah, blah, blah” sull’anno in cui la vostra societa’ e stata fondata, portate invece gli ascoltatori direttamente nel momento in cui è nata l’idea del vostro Business. Riempite la storia dei luoghi specifici di questo percorso, dei suoi odori e delle sue emozioni, positive e negative. Fateli sentire come se fossero stati li’ con voi in quei momenti così importanti, coinvolgeteli. Fate capire loro da dove è iniziato tutto.

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2. Raccontate i vostri momenti Imprevedibili e Creativi

Per sviluppare l’abilità della narrazione, potrebbe esservi d’aiuto pensare alle vostre storie preferite (TV, film, libri) e chiedervi cos’hanno in comune. E’ molto probabile che le accomuni un grande colpo di scena. Un avvenimento inaspettato che è stato in grado di catturare la vostra attenzione.

Definisco il “Twist” (inteso come capacità di creare e raccontare sempre nuovi ed inaspettati progetti/business) come l’ingrediente chiave per creare una brand story unica. Si tratta di individuare le differenze tangibili ed intangibli che caratterizzano il vostro Business, sapendo cosa vi differenzia da altre aziende che offrono gli stessi prodotti e servizi e capire come la vostra esperienza personale e la vostra personalità abbiano dato vita e reso unica la vostra attività.

Sono stata fortunata a lavorare per cinque anni come VP Brand per la Virgin Management, periodo in cui son stato esposta in prima persona al potere del twist. Sir Richard Branson, il fondatore della Virgin, e’ il re del twisting. Originariamente negli anni 70 Branson era un record company executive con assolutamente nessuna esperienza nella gestione di una compagnia aerea. Annoiato dal modo di fare compassato offerto dalle compagnie aeree “tradizionali”,  Branson ha concepito un’esperienza da “party in the sky” con tanto di palla a specchi da discoteca e un servizio completo di cocktail bar in cabina. La Virgin Atlantic Airways era nata! Branson ha continuato da allora a fare twisting, occupandosi di vari business nei più svariati settori: telefonia mobile, trasporti e persino astronavi. In questa continua fase creativa, ha cercato il “twist” che potesse creare un’esperienza migliore per i clienti ed una storia reale di successo, più avvincente e ricca, da poter raccontare ai consumatori.

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3. Non temete di condividere anche il “brutto”

Impariamo di piu’ nei momenti di fallimento. Quando le cose vanno storte, c’e’ spesso una svolta inaspettata grazie a qualcosa che, dopo tanti problemi, va per il verso giusto.

Una storia di fallimenti che mi piace riguarda Steven Spielberg mentre girava il film “Lo Squalo”. Durante le riprese si sono presentati dei problemi con lo squalo meccanico. Non riuscivano a farlo funzionare esattamente come volevano e naturalmente era previsto che fosse il personaggio fondamentale in molte scene. Il tempo ed il budget erano stretti e non potevano permettersi di sospendere le riprese per aggiustare lo squalo ogni volta che si presentava un malfunzionamento. Fu rivisto il plan, prevedendo di mostrare meno lo squalo e piu’ l’acqua, suggerendo però l’idea della presenza dello squalo attraverso una colonna sonora drammatica. Chi puo’ scordarsi del dunt-dunt, dunt-dunt, dunt-dunt? Spielberg raccontò quest’aspetto problematico della storia della sua carriera e più tardi ammise che questo “fallimento” diede come risultato una storia di maggior impatto. La minaccia dello squalo (senza lo squalo!) faceva incredibilmente molto piu’ paura. Un ostacolo si era trasformato in un’opportunità da vivere e da raccontare al pubblico.

4. Storie di Conflitti, Eroi, e Soluzioni

La mia personale storia lavorativa comincia; in un certo senso; quando ero solo una ragazzina in un sobborgo balneare di Boston. Nonostante fossi una ragazzina felice, mi mancava una cosa. Desideravo disperatamente un animale domestico: un cane, un gatto, un criceto, qualcosa di peloso che fosse solo mio.

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Sfortunatamente mio fratello maggiore era allergico, per questo l’ideadi avere un animale in casa era per i miei fuori questione. Messa così alle strette ma determinata ad avere il mio cucciolo, quando avevo otto anni, sono andata nel retro del nostro giardino, ho preso una bella pietra, l’ho messa in un contenitore vuoto con qualche filo d’erba come nutrimento, ho fatto qualche buco nel coperchio per farla respirare e … voila’, roccia pelosa istantanea! I miei genitori alla vista della mia strana trovata non potevano mai immaginare che stesse nascendo un’idea geniale finchè, pochi anni dopo, Gary Dahl, un copywriter di San Francisco, divenne l’inventore ufficiale del Pet Rock e fece milioni di dollari con questa “moda” della pietra domestica. L’idea gli venne una notte in un bar dopo essersi stufato di guardare i suoi amici alzarsi durante la serata ed andarsene uno ad uno per portare a spasso il cane o dar da mangiare al gatto.

Product shot of Pet Rock, fad from mid-1970s, displayed w. its own carrying case.  (Photo by Al Freni/The LIFE Images Collection/Getty Images)

All’apparenza io e Gary non avevamo nulla in comune: eravamo di età diversa, avevamo occupazioni differenti e vivevamo in posti diversi del paese. C’era però una grande somiglianza nelle nostre storie: stavamo entrambi cercando di risolvere il problema molto comune di un consumatore.

Il mio problema era trovare un animale domestico anallergico, il suo era trovarne uno che non richiedesse troppi sacrifici da parte dei padroni. Entrambi ci siamo ritrovati a pensare ad un’unica soluzione per un solo vecchio problema. Per trovare la nostra soluzione, invece che lavorare all’interno della tradizionale categoria deglo animali domestici abbiamo guardato altrove: ad una roccia.

Un grande storytelling presenta degli ostacoli, degli eroi e offre infine nuovi e inaspettati modi per superare queste sfide.

5. Trasmettete un Ricordo. Non una Biografia.

Una Brand Story efficace non e’ una biografia. E’ un libro di memorie personali. Lasciate fuori i particolari che non aiutano l’ascoltatore a capirvi immediatamente. Focalizzatevi invece direttamente sul “cosa ne ricavo” dal racconto. Raccontare delle storie non vuol dire mettere l’anima a nudo, naturalmente. Questo fatelo con i  vostri terapisti.

Includete piuttosto dei dettagli personali, ma sceglieteli con cura e rendeteli rilevanti (creando parallelismi e riferimenti) rispetto alla vostra attivita’ e, soprattutto, al pubblico che si trova lì in ascolto. Cate, una laureata alla Brand School, gestisce un’attivita’ di research moderation di successo. Nella sua brand story ha raccontato che era la figlia piu’ grande in una famiglia di 10 persone. Ha collegato questo particolare della sua vita privata alla realtà della propria azienda e alla nascita e crescita del suo Business, scrivendo: “Conducevo le conversazioni che si tenevano attorno al tavolo della cucina, spinta dal desiderio di capire cosa c’era dietro le azioni dei miei fratelli e alle decisioni dei miei genitori, e ogni sera a cena cercavo di risolvere i problemi. Oggi ho costruito una carriera sullo scoprire il perchè delle azioni e delle decisioni”.

 

Post tratto da “5 Ways to Become a Master Storyteller” di Julie Cottineau