La Semantica Generale e la Comunicazione

Nel primo articolo di questa serie abbiamo visto chi era Alfred Korzybski e le sue opere. Ora vorrei portavi a comprendere perché le ritengo FONDAMENTALI nell’ambito della comunicazione. In seguito cominceremo ad analizzare la teoria stessa e e sue implicazioni.

Alfred Korzybski

La Semantica Generale si propone di andare oltre alla “scienza del significato”. La semantica studia il rapporto tra un “etichetta” e i meccanismi sociali e psicologici che l’hanno generata per darne una definizione. La teoria di Korzybski tende piuttosto di definire il rapporto tra il sistema nervoso umano e le sue reazioni agli stimoli esterni, di qualsiasi natura questi siano, e vorrebbe creare un metodo per integrare le reazioni istintuali, il pensiero e il comportamento in un insieme omogeneo e coerente.

Princeton University

Vorrei citare un ricordo personale: anni fa in treno ho incontrato due docenti di linguistica dell’Università di Princeton, deve ho avuto la frotuna di restare alcuni mesi ospite di un amico studente e dove Korzybski ha tenuto delle conferenze. Erano entrambi sulla quarantina, ed eravamo nei primi anni ’70.

Parlando di comunicazione, siamo arrivati a parlare di lui e delle sue teorie. Uno dei due mi ha raccontato di averlo conosciuto, e di averne ricevuto un’impressione molto forte.

Mi ha citato uno dei giochini che il conte era solito fare, ed è tanto più interessante perché non l’ho trovato citato in nessun riferimento.

Immaginatevi la scena. Questo vecchio signore (eravamo a fine anni ’40) parlando con gli studenti, Si divertiva a prendere in mano il loro mignolo e a stringere forte sulle giunture, cosa decisamente dolorosa. E a chiedere “Cosa senti?”

La risposta abituale era “Male!” Korzybski insisteva “Non è quello che senti!”, sempre stringendo. Quando, alla fine la vittima arrivava ad esclamare il classico “Ahi!”, allora il vecchio, soddisfatto, ribatteva “Ecco quello che senti!.

Mappa

Questa in in breve è il concentrato della sua teoria, espressa anche nella più nota frase “La mappa non è il territorio“, che sta a significare che l’etichetta che noi applichiamo ai fenomeni, troppo spesso, viene associata a ciò che significa, mentre in realtà essa lo definisce solamente.

Pensate alla nostra realtà, a quanto siamo subissati delle informazioni, alla fatica che ci costa separare quelle interessanti dallo spam o anche solo dal rumore di fondo. E a quanto sarebbe più semplice la nostra esistenza se fossimo in grado di identificare a prima vista i messaggi che ci interessano da quelli che per noi sono inutili. Non solo, ma se questi messaggi vengono espressi usando i postulati di Korzybski, senza ambiguità, quanto più efficaci potranno essere!

Jiddu Krisnamurti

Per citare il pensatore indiano Jiddu Krishnamurti, “A politician may make promises to win an election and people may believe these words. These promises may be beyond the politician’s power to deliver. When the people realize this politician cannot live up to his or her promises, they lose confidence in the politician“.

Ovvero, se un uomo politico, durante la campagna elettorale fa promesse che sa di non poter mantenere e che non manterrà dopo essere stato eletto, viene “bruciato”, perdendo la fiducia degli elettori.

Platone e Aristotele

Anch’io, nel mio piccolo, già al liceo mi ero reso conto dei limiti delle definizioni. Studiando il “concetto” di Platone, quando il professore ha spiegato che per tutti un albero è un albero, ho pensato che si io da piccolo fossi caduto da un melo, per me l’albero e il sui frutti avrebbero avuto una valenza negativa, mentre se fossi stato goloso di banane, sarei stato portato ad amare le palme. Inutile tentare di discuterne con il mio docente, all’epoca non era ammissibile mettere in discussione i libri di testo.

Non-A

Questo è stato il mio primo impatto conscio con la logica aristotelica. E fino a quando non ho letto i “Libri del Non-A” di A.E. van Vogt non ho saputo che qualcuno (Korzybski) aveva già espresso e argomentato i miei dubbi.

Penso di avere spiegato abbondantemente il mio punto di vista sulla necessità di una comunicazione che vada oltre l’apparenza e le etichette. Dal prossimo articolo esporrò quello che ne ha scritto il conte Korzybski.

scritto da AAA – Copywriter