Siamo alla fine dell’estate e settembre è un po’ un mese di bilanci. Si ricomincia a lavorare seriamente dopo la pausa estiva (chi l’ha fatta). Mentre siamo in attesa di nuove evoluzioni autunnali del mondo seo, è inevitabile guardare indietro e capire com’è cambiato il mondo dei motori di ricerca nel 2007.
La search engine optimization e il search engine marketing si stanno dimostrando cruciali per qualsiasi business. Da attività di nicchia una volta seguiti solo da programmatori e “tecnici”, durante gli ultimi mesi hanno attirato l’attenzione da parte un po’ di tutti: web master, pubblicitari, copywriter, giornalisti, uffici marketing, aziende che vogliono puntare sull’e-commerce..
Potremmo quasi dire che finalmente tutti ne stanno cogliendo l’importanza (anche se lungi dal capirne i funzionamenti e le logiche..). Anche perchè, come sanno i professionisti del web (a proposito chi sono?), è un settore talmente in mutamento che è faticoso stargli dietro. Vediamo allora alcuni importanti mutamenti del 2007.
Google universal search
La “rivoluzione” di Google Universal search ha costretto i seo a far combattere per le prime posizioni informazioni testuali (fra cui quelle sponsorizzate) con i contenuti multimediali. Oltre alle ovvie conseguenze in termini di necessità di integrazione di contenuti video, foto, news, mappe e audio nei siti, questo mutamento impone di ripensare anche i dati da analizzare nella web analysis. Non più (soltanto) pagine viste di un sito, non più impressions, click, percorsi..ma anche il tempo speso sulla pagina assume valore.
Oltre a questo, nel 2007 si sono confermati alcuni dei trend emersi già nel 2006.
Link
Le tecniche seo che funzionavano in passato (l’inserimento forsennato di keywords, le doorways..) non funzionano più, anzi penalizzano.
Gli scambi link selvaggi non portano più grandi risultati. Così come i link non spontanei. La logica “pochi ma buoni” è quella che sembra premiare di più. Un buon link da un sito istituzionale e con un buon trust porta molti più risultati di 100 link da directory di poco valore.
Per guadagnare link in entrata bisogna offire qualcosa di qualità (che siano prodotti o servizi) in un sito usabile. Costruirsi una solida reputazione online è un passo fondamentale, e ci vuole tempo.
Mettere link in uscita non è più visto negativamente, quando ciò che si linka ha valore. I visitatori premieranno il sito (o blog) che regolarmente permette loro di leggere approfondimenti o fonti dell’argomento che gli sta a cuore. E Google ama quello che amano i visitatori..
Contenuti
I contenuti si confermano essere l’arma vincente. Soprattutto quando sono rilevanti, quando risolvono problemi o dubbi, quando forniscono informazioni e soluzioni.
E per contenuti ovviamente si intendono anche video e audio. Se sono taggati e ottimizzati adeguatamente, permettono di migliorare il posizionamento di un intero sito.
Ma i contenuti da soli non bastano. E’ necessaria anche l’interazione con i visitatori.
Ignorare i propri visitatori può essere un errore davvero imperdonabile. Ascoltare i propri visitatori e rispondergli si dimostra sempre più strategico, anche quando ciò che dicono può non essere positivo.
I commenti nei forum e nei blog sono uno strumento potente tramite il quale conoscere il proprio target, pari solo all’analisi delle statistiche (che deve essere una delle attività quotidiane di un seo).
Ci sarebbe ancora molto da dire.. ma restiamo in attesa di quello che succederà questo autunno.
Nel frattempo.. al lavoro!