Ecco l’ottavo capitolo dell’Articolo: Scrivere e disporre i contenuti per il web
8.1. Sfondi e colori
Garantisci sempre un elevato contrasto tra lo sfondo della pagina ed i caratteri.
Lo sfondo deve essere tale. Se risalta più del testo la pagina web sarà inefficace.
Uno sfondo a tinte troppo vivaci o con immagini ad alto contrasto cromatico riduce la leggibilità dei caratteri, attenuando di pari passo l’attenzione di chi legge; non solo, provoca anche un “appesantimento” della pagina, diminuendo – a volte drasticamente – la velocità di caricamento. Inoltre, utilizza sempre caratteri scuri su di uno sfondo bianco (o viceversa), nel quale possono anche essere presenti loghi ed immagini, purché percepibili in trasparenza.
8.2. Formato dei caratteri
Per facilitare l’utente nella ricerca delle informazioni può essere utile utilizzare caratteri colorati: onde evitare il rischio di fraintendimenti, non usare i colori standard dei link (attualmente forse non è più così fondamentale seguire questo consiglio, l’utente medio è maturato nel corso degli anni, ad ogni modo nel dubbio, quando possibile, attieniti a questa regola).
Usa, quando possibile, set di caratteri attraverso i css. Effettua test su più computer per essere certo che il carattere scelto sia disponibile nella dotazione media degli utenti.
Utilizza, quando possibile, lo stesso tipo di colore per il medesimo tipo di informazioni: questo aumenta le capacità cognitive degli utenti; viceversa, inserire casualmente del testo colorato le attenua drasticamente.
Usa con intelligenza l’arma del grassetto, ricordandoti che i motori di ricerca, almeno ad oggi, danno maggior rilievo ai contenuti che ne fanno uso! Attenzione al corsivo e alla sottolineatura: il primo è meno leggibile del carattere standard, la seconda può facilmente confondere l’utente, creando in lui l’aspettativa che il testo sottolineato rappresenti un link (diverse ricerche affermano infatti che l’utente invariabilmente è spinto a “cliccare” sul testo sottolineato).
La scelta del tipo di carattere (font) và effettuata in modo oculato, e per due motivi
• il font deve essere funzionale alla lettura;
• alcuni font potrebbero non essere installati nel computer dell’utente.
Circa il primo punto, consiglio l’uso di caratteri lineari, detti anche “caratteri a bastone”: hanno lettere più grandi, tonde e staccate, per cui si distinguono bene le une dalle altre. Di tali caratteristiche sono forniti i font Arial, Verdana e Tahoma.
Sarebbero invece da evitare i font “compressi”, quali ad esempio Impact, Rockwell, ecc., e quelli stilizzati (Matura, Snap, ecc.), che impediscono una visione nitida dei caratteri.
Se la pagina è destinata alla stampa, sembrano più adatti i font “a grazie”, del tipo Courier e Times New Roman: le lettere sono più piccole, ma presentano linee più curve ed armoniose.
Quanto al secondo punto, sottolineo che l’uso di caratteri non installati sul computer dell’utente può, specie in presenza di browser meno recenti, rendere illeggibile il testo. È opportuno, quindi, utilizzare i caratteri standard in dotazione con il sistema operativo. Se ami gli standard come me il problema è risolto utilizzando i css e le classi di font. Puoi definire un set di caratteri per i contenuti (ad esempio: tahoma, arial narrow, arial) e, addirittura, un’intera classe (serif, sans serif).
Se uno dei caratteri non è installato nel pc dell’utente i contenuti verranno riprodotti con il successivo e, se proprio nessuno è disponibile, allora verrà utilizzato il primo carattere serif o san serif disponibile.
Capitoli già usciti:
1. Criteri di raccolta delle informazioni – scrivere per il web
2. Il linguaggio da utilizzare – come rivolgersi all’utente
3. La correzione del testo – organizzazione interna delle pagine web
4. Intestazione di pagina
5. I segnali di riconoscimento – strutturare la pagina
6. Densità dei contenuti – il maiuscolo e gli allineamenti
7. Lunghezza della pagina – margini della pagina
Ultimo capitolo in uscita: