Ecco il primo capitolo dell’articolo Scrivere e disporre i contenuti per il web composto di due parti: criteri di raccolta delle informazioni e scrivere per il web
1.1 Criteri di raccolta delle informazioni
Tutte le informazioni che inserisci in un sito web devono essere complete. Mai parziali o prive di fondamento!
Ricorda che un sito web, in certi casi, può essere una cassa di risonanza ancora più efficace del quotidiano o del mezzo televisivo. La percezione da parte dell’utente di un’informazione scorretta lo allontanerà dal sito e probabilmente contribuirà ad allontanare anche la cerchia di amici e conoscenti che è in grado di influenzare. Questo meccanismo segue la legge esponenziale.
Inserisci sempre informazioni complete nelle tue pagine web, cita le fonti ed eventualmente chiedi il permesso di pubblicazione all’autore.
Inserisci sempre la fonte delle informazioni quando queste non siano raccolte direttamente e possibilmente anche dei link che puntino ai siti da cui originariamente sono state tratte ed eventualmente all’e-mail dell’autore. Chiedi sempre il permesso di utilizzare i testi di altri: ricorda che i diritti di proprietà intellettuale valgono tanto per la carta stampata quanto per i bit.
1.2 Scrivere per il web
Produrre contenuti per un sito internet è un’esperienza totalmente diversa dallo scrivere su carta, per cui, quasi certamente, non otterrai buoni risultati utilizzando un testo proveniente da una brochure o da altro supporto cartaceo trasformandolo direttamente in html.
Replicare una brochure cartacea su web al 99% significa realizzare un sito internet che non funziona.
Devi essere più concreto e più conciso. Come giustamente sostiene Nielsen, il guru dell’usabilità dei siti web, sembra opportuno scrivere circa il 50% di quello che si scriverebbe su carta, anzi, aggiungo io, forse anche meno, senza ovviamente ridurre la quantità delle informazioni veramente importanti e pertinenti.
Se ti viene richiesto di realizzare testi per realtà a te sconosciute, poniamo, ad esempio, tu debba realizzare un sito per un’azienda che tratta prodotti o servizi di cui ignoravi persino l’esistenza, non improvvisare! Non decidere autonomamente cosa inserire nelle pagine web e cosa omettere. Pretendi, piuttosto, che ti venga fornito un aiuto da parte del committente. Se questa richiesta lo irrita, stai sicuro che non rappresenta un buon cliente. Anzi, dovrebbe (e in genere accade) esserti grato perché tu ti stai comportando da vero professionista!
Scrivi solo le informazioni realmente necessarie e pertinenti. Sii chiaro e coerente.
Torniamo ai nostri contenuti. L’inglese H.P. Grice, noto studioso della comprensione dei testi, suggerisce quattro massime basilari, applicabili direttamente anche all’editoria elettronica:
- Scrivere le quantità di informazioni necessarie;
- Scrivere ciò di cui si ha prova;
- Essere pertinenti: scrivere ciò che è rilevante e coerente con l’argomento;
- Essere chiari.
Il testo potrà in qualche caso avere una disposizione “lineare”, come accade ad esempio per il libro stampato, dove i singoli blocchi informativi (capitoli, paragrafi, enunciati) e le singole pagine si susseguono in fila, in una precisa direzione, dall’inizio alla fine; ma, il più delle volte, la sua strutturazione dovrà essere concepita in funzione dei diversi possibili percorsi di lettura, generalmente non lineari, che intendi mettere a disposizione degli utenti; occorrerà insomma creare quello che viene chiamato “ipertesto”.
Ecco la definizione di ipertesto di Nelson: “Per ‘ipertesto’ intendo scrittura non sequenziale, testo che si dirama e consente al lettore di scegliere; qualcosa che si fruisce al meglio su uno schermo interattivo. Così come è comunemente inteso, l’ipertesto è una serie di brani di testo tra cui sono definiti dei collegamenti che consentono al lettore differenti cammini“.
Le peculiarità dell’ipertesto sono quindi:
- La strutturazione per blocchi di parole; considera che, oltre alle parti testuali, l’ipertesto può contenere anche mezzi d’informazione differenti, cioè filmati, animazioni, grafica, suoni: in tal caso prende più propriamente il nome di “ipermedia”.
- I link o collegamenti, cioè lo strumento attraverso il quale il testo si dirama. I link assicurano le connessioni tra i vari blocchi, consentendo all’utente di scegliere in totale autonomia il percorso che più gli aggrada; vengono resi operanti premendo con il mouse sulle zone attive dello schermo (le cosiddette hot keys o “parole calde”) evidenziate con caratteri di diverso colore, o sui pulsanti.
- La multilinearità, per cui il testo non possiede un proprio centro, o meglio il centro è determinato di volta in volta dall’utente.
Non limitare la libertà dell’utente: è solo lui che decide cosa leggere e come leggere.
Ricapitolando possiamo dire che è l’utente il protagonista unico, è lui che decide il suo personale percorso di lettura, segue i link che più lo incuriosiscono e legge i blocchi di contenuto che più gli aggradano. Ecco quindi un’altra regola basilare: non limitare mai la libertà dell’utente, lascia che sia lui a decidere come e dove navigare! Ovviamente, con la pratica, potrai indirizzare lo stesso verso un percorso specifico, un po’ come per Hansel e Gretel: gli puoi lasciare dei breadcrumbs, delle briciole di pane, che lo guidino nella direzione voluta, ma questo meccanismo non può e non deve risultare palese, deve essere sempre e solo a lui decidere se seguirle o meno.
Ricorda poi che attraverso i link ipertestuali si può, senza dubbio, migliorare la leggibilità di una pagina web. Non sempre, tuttavia, ti consiglio di “spezzare” il testo con un collegamento: per alcuni testi, la continuità rappresenta un requisito irrinunciabile (la presenza di un link, in questo caso, può creare l’impressione che “a valle” del collegamento vi sia del testo relativo ad un argomento nuovo o di minore importanza rispetto all’argomento trattato nel testo “a monte” e di conseguenza può indurre l’utente a non leggerlo). Allo stesso modo, sarà opportuno razionalizzare l’uso dei collegamenti in funzione del fatto che il pubblico può raggiungere una qualsiasi sezione del sito web indirizzato da un motore di ricerca senza transitare per l’home page.
Il prossimo capitolo: 2. Il linguaggio da utilizzare – come rivolgersi all’utente