Alcuni di voi ricorderanno le prime pagine web: erano infarcite di siti consigliati. Sì, perché il web all’inizio questo era: pagine utili e collegamenti a pagine ancora più utili.
Poi è arrivato Google ed ha sfruttato questi collegamenti dando più peso alle pagine più consigliate di altre ed ha fatto conoscere al mondo, volente e nolente, i termini PageRank, inbound ed outbound link.
E si è scatenato il caos.
Link presenti da una vita, utili ai visitatori, tolti in nome della barretta verde; paura di linkare qualunque risorsa, quasi si rischiasse una malattia infettiva; nofollow ad iosa; link venduti un tanto al chilo; spam allucinante su qualsiasi pagina in cui fosse presente un form; guestbook e forum inondati di link a qualsiasi cosa; commenti fatti solo per inserire un linkettino al proprio sito.
In molti si son affrettati a togliere i link esterni per paura di perdere posizioni in google e, orrore!, favorire altre pagine per la serp che tentiamo di scalare.
Io lottavo da mesi per una prima posizione su una key abbastanza pesante, ho provato di tutto, era diventata una sfida con me stesso. L’ho ottenuta solo dopo aver messo un link, pulito, verso un sito esterno attinente.
Una cosa del tipo key da scalare.
Tempo 24 ore e in quella serp son primo.
Perché? Principalmente perché inserire link verso risorse esterne significa tematizzare, indicare l’argomento ed il contenuto delle nostre pagine oltre di quelle esterne. E’ solo un esempio: ne potrei portare mille diversi, conosco siti che hanno fatto degli OL la base del posizionamento.
Un outbound link non è dannoso e non è nemmeno indifferente. Se usato in modo corretto è vantaggioso per tutti: per chi lo riceve, per i visitatori che potranno approfondire l’argomento e, come detto, per chi lo da.
Ah, qualcuno pensa che in tal modo si perdano visitatori facendoli uscire dal nostro sito. Non sono d’accordo: esser onesti con chi ci visita, trattarli con riguardo, non può che innalzare la credibilità dei nostri siti: chi ci visita se ne accorge e sarà ben disposto a tornarci, molto ben disposto.
Ovviamente, come qualsiasi altra indicazione, vale la solita regola: usarla cum grano salis. Linkiamo solo pagine davvero interessanti, pagine che noi navigheremmo volentieri, NON linkiamo assolutamente pagine spammose o che fanno uso di tecniche pericolose (testo nascosto, doorways solo per dirne due). Immaginate che un link sia una presentazione di una persona. Che figura faremmo se ad una cena di gala presentiamo agli altri commensali quali nostro caro amico un noto spacciatore, magari pure sporco e puzzolente? E se invece ci presentiamo con una persona a modo, precisa educata e gentile?
Ecco, linkate solo risorse “precise”, “educate” e “gentili”: ne riceveremo tutti solo vantaggi.