Fare Link Building è sempre più difficile. Immagina quanto possa esserlo acquisire un link “spontaneo” da un sito concorrente!
Matteo Monari (http://www.bizupmedia.com/), in questo video (piccola anticipazione di quello che farà al SEO Web Marketing Experience 2012), ti racconterà cosa ha scoperto negli ultimi 7 anni di lavoro SEO e sperimentazioni sul campo: dai link per siti di giochi d’azzardo in Svezia con acquisti di massa, alle ristrutturazioni interne dei link del network Populis (Excite, Blogo, Blogosfere), ai servizi custom più moderni, spiegandoti cosa ha funzionato, cosa NON ha funzionato e soprattutto… perché!
Troverai inoltre una chicca eccezionale “extra”, dove vedrai un espediente pratico che Matteo ha usato per acquisire link naturali da siti concorrenti!
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Come promesso, Matteo è stato così gentile da voler rispondere alle tante domande arrivate durante il suo Webinar, alle quali, per motivi di tempo, non siamo riusciti a rispondere.
Domande & Risposte Extra
D. Se sono una web agency cosa mi consigli di fare per portare traffico dai siti dei miei clienti?
R. Lato link-building, spesso le web agency tendono a linkare il proprio sito dal footer dei siti dei propri clienti spesso con il proprio nome. In generale, non penso che questi link site-wide (cioè su tutte le pagine del sito) siano la soluzione migliore. Piuttosto, il mio consiglio è di creare sul sito del cliente una pagina “credits” linkata da tutte le pagine – eventualmente nel footer. Tale pagina “credits” svolgerà poi funzione di “catalizzatore di link-juice” raccogliendolo dalle pagine da cui è linkata, e potrà contenere il testo ed i link che volete, verso le pagine che preferite. In questo modo l’esistenza di questa pagina è giustificata, i vostri link non saranno site-wide e la libertà di scelta di anchor text/landing page è maggiore.
D. Domanda importante: una volta perso un link da un sito importante, si perde anche l’effetto benefico del link stesso in termini di Page Rank e di Posizionamento su Google? E in quanto tempo?
R. Se come “Page Rank” indichiamo in generale il valore dato a quella pagina dai link in ingresso, purtroppo si. La perdita avviene poco dopo che Google avrà notato la mancanza di link sulla pagina che prima linkava. Se si tratta di un pagina bene indicizzata bastano alcuni giorni per notare l’effetto.
D.Buongiorno, quanto deve essere lungo un articolo che contiene il link al mio sito?
R. Non vi è una lunghezza prestabilita, l’importante è che quell’articolo abbia senso rapportato agli altri articoli del sito che ti linka e non risulti troppo scarno o poco utile. Se devo dire un numero direi che con 500 parole vai sul sicuro di solito.
D. Come si fa a riconoscere se si è colpiti da Google Panda? Molti sostengono che basta partire da Yahoo Explorer e rilevare se con una determinata key si ricevono molti link in entrata dallo stesso sito. E’ un metodo giusto per rilevare la penalizzazione? Quanti link in media da un determinato sito possono generare tale penalizzazione?
R. Chiarifichiamo: l’update Google Panda ha riguardato soprattutto i siti che avevano “problemi” dal punto di vista dei contenuti, mentre l’update “Penguin” ha riguardato soprattutto siti con “problemi” dal punto di vista dei link. Penso quindi che tu ti stia riferendo a Google Penguin. Per capire se si è stati colpiti, la cosa migliore è confrontare la data del proprio calo con quella del rilascio dell’update. Se coincidono, raccomando poi di verificare per quali pagine e/o parole chiave si è perso traffico. Se le date coincidono e la perdita è diffusa si tratta con ogni probabilità di Google Penguin.
D. Portali turistici che chiedono link ai loro siti dai siti delle strutture che aderiscono al portale, offrendo sconti anche consistenti sul costo per l’adesione. Sono link che possono penalizzare il sito che li inserisce?
R. Se ben inseriti e gestiti no, ma daranno senza dubbio un vantaggio ai portali turistici in termini di posizionamento – e le strutture potrebbero non essere felici di ciò…
D. Affiliazione per effettuare link building: link + id affiliato. Ho notato una grande penalizzazione dopo che è iniziata l’attività. Probabilmente perché gli affiliati non sono esperti e quindi pubblicano link su footer, template, etc..
R. In generale Google si sforza di riconoscere e ignorare i link di affiliazione. Se non ci riesce la cosa può essere sfruttata in maniera positiva o – come sembrerebbe nel tuo caso – può avere effetto negativo. Le opzioni in questo caso sono due: 1) Aggiungi tu stesso ai codici dei link di affiliazione un Rel Nofollow e/o falli atterrare su pagine non indicizzate o in disallow; 2) Sfrutta i link a tuo vantaggio rendendo anche i link di affiliazione più naturali (es.: con anchor text che matchano il tuo brand, verso la home del sito, etc.). Infine, controlla sempre che gli ID non generino nuove pagine (duplicate) indicizzabili dai motori di ricerca: 301, Rel Canonical e parametri delle URL eliminati via WMT sono alcuni rimedi possibili…
D. In merito all’aggiunta successiva di Link vorrei chiedere se far mettere un link nei siti dei rivenditori dell’azienda nella classica pagina “rivenditori” (magari divisa per zona geografica) è problematico (nel senso farne mettere un po’ e successivamente alla pubblicazione delle pagine stesse, nelle quali magari c’era prima solo telefono e nome ).
R. No, se inseriti in maniera naturale non dovrebbe esserlo
D. Salve volevo chiedere a Matteo un punteggio da 1 a 10 da dare all’article marketing oggi ed un consiglio per svolgerla nel migliore dei modi. Grazie!
R. In generale molto basso, in quanto per molti coincide nell’incollare lo stesso articolo su siti di comunicati stampa aperti a tutti e senza moderazione. Il vero article marketing consiste nello scrivere articoli interessanti e far si che questi vengano pubblicati su siti e blog “veri” – e richiede tempo, bravura, dedizione e pazienza.
D. Qual è il tuo parere riguardo alla creazione di Private Blog Network contenenti articoli in diversi settori che puntano ai siti da posizionare?
R. Penso che se ben fatto funziona, ma prima o poi si commetterà di sicuro un errore che permetterà a Google di identificare il network e prendere le dovute contromisure. In generale quindi non raccomando questo metodo né ad agenzie che lavorano per clienti terzi né a privati che vogliano promuovere il proprio sito o la propria attività nel lungo periodo.
D. Alcuni suggerimenti su dove e come acquistare links in Italia?
R. L’acquisto di link è una pratica molto rischiosa, in quanto in piena violazione delle policy di Google. Per questo motivo se viene fatta comprando link dagli stessi siti da cui già altre persone comprano – siti cioè che vendono dichiaratamente link – può risultare inutile o molto rischiosa. Non mi sento quindi di raccomandare luoghi o siti in cui “acquistare link”, in quanto i siti o webmaster che li utilizzano sono già più o meno “noti” a Google – e quindi potenzialmente rischiosi. Il modo migliore di comprare link è approcciare direttamente i siti su cui si vorrebbe ottenere link, adottando le dovute cautele per evitare che questo – per vari motivi – possa decidere di segnalarvi a Google. Alternativamente, ci si può rivolgere ad una agenzia specializzata in link-building che trasformi in link un determinato budget, indipendentemente dalla modalità di acquisizione… ma non voglio fare pubblicità 😉
E questo è solo un piccolissimo assaggio!
Questo Webinar è solo una piccolissima anticipazione di quello che ti aspetta dal 26 al 30 novembre durante la nuova edizione del SEO Web Marketing Experience 2012. Matteo, per quella occasione, ti mostrerà come identificare, recuperare e posizionare siti colpiti dall’ultimo link-armageddon di casa Google, ovvero Penguin! Il suo intervento durerà ben 2 ore (1 ora piena di lezione + 1 ora dedicata interamente a Domande & Risposte). Se vuoi riservare un posto, puoi cliccare qui adesso.