Il forum sull’e-commerce di NetComm: di cosa hanno parlato

Qui di seguito il primo di alcuni post dedicati al recente E-Commerce forum, organizzato da NetComm.

E-Commerce in Italia: risultati e previsioni per il 2009

Giovedì 14 maggio 2009 si è svolto l’appuntamento annuale con l’E-Commerce forum, organizzato da NetComm nella storica sede di palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari a Milano.

Numerosi gli spunti ed i dati interessanti emersi dagli interventi dei protagonisti.

Roberto Liscia, presidente netComm, dà il via ai lavori con una presentazione dello scenario europeo del commercio elettronico.

Nel 2007 il valore dell’e-commerce B2C europeo ha raggiunto i 130 mld di euro, concentrato per il 70% in Francia, Germania e Regno Unito.

L’Italia, ultima in classifica con un transato di circa 5 mld di euro , è però il primo paese per tasso di crescita: il valore dell’e-commerce nel 2007 è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente. Sotto la media europea è il rapporto tra popolazione internet ed acquirenti online: soltanto un terzo dei 27 milioni di web-user italiani è anche acquirente online.

Gli e-buyer europei sono di solito giovani di fascia reddituale medio alta, spinti dall’occasione di risparmio, in termini sia di costi sia di tempo. Il 54% degli acquisti da siti italiani è compiuto da utenti che hanno meno di 35 anni.

Dai diversi interventi e dati statistici emerge che i principali motivi dell’”arretratezza” italiana rispetto ad altri paesi europei sono riconducibili ad aspetti di natura diversa, digital divide in primis. La diffusione della banda larga è infatti direttamente proporzionale alle vendite online in tutti i paesi europei; in Italia soltanto il 31% delle connessioni domestiche sono broad band, contro una media europea che si attesta intorno al 50%. Oltre a questo gap infrastrutturale, non possiamo trascurare il conseguente gap culturale: l’utilizzo di internet da dispositivi sia fissi che mobili non è così abituale come in altri paesi.

Da non trascurare aspetti legati a soddisfazione e sicurezza: il 95% degli e-buyer europei si dichiara soddisfatto dell’acquisto e soltanto l’1% afferma di aver percepito problemi di sicurezza connessi ai pagamenti. Se però ci si sofferma sui dati riferiti all’Italia, si nota l’enorme differenza in termini di soddisfazione conseguente all’acquisto (il 10% si dichiara insoddisfatto) e di sicurezza (ben il 6% dichiara di aver riscontrato problemi commessi ala sicurezza dei pagamenti).

Sulla soddisfazione giocano naturalmente anche la chiarezza dei costi accessori: il 4% degli acquirenti online italiani afferma di aver riscontrato prezzi/costi di spedizione più alti degli attesi.

Nei prossimi post: Edmondo Lucchi con i dati Eurisko e alcune considerazioni sulle barriere all’ecommerce e l’intervento del professore Alessandro Perego del Politecnico di Milano.