Seo e relazioni sociali

Il search marketing è in evoluzione.

Le informazioni rilevanti per un utente che vuole acquistare non sono più (soltanto) sul sito Internet dell’azienda, ma si trovano soprattutto nelle discussioni che avvengono nei blog, nei forum, nelle chat, nei siti di recensioni. Sono disperse in formati e modalità diverse: foto, video, news, mappe
L’utente dopo aver letto e visto siti che appartengono al nome di “social networks“, si forma opinioni sulla base delle quali poi decide di acquistare, viaggiare, spendere. A queste informazioni ci arriva direttamente dai motori di ricerca. Forse in alcuni casi non visita neppure più il sito istituzionale dell’azienda o del prodotto, che si trova a competere – per la visibilità nelle ricerche – con siti generalistici, con blog, con siti che magari trattano anche di altro o peggio ancora: che lo comparano alla concorrenza.
Allora per chi ha un sito il “vecchio” modo di fare seo (meta tags, alt tags, header tags, riscrittura url) non serve più? Tuttaltro. Serve eccome, per essere indicizzati al meglio da Google & friends. Ma non basta.
Se è vero che i fattori on page e le strategie di linking non bastano più per “manipolare” i risultati nelle serp, di certo l’ottimizzazione di un sito è fondamentale, così come renderlo fruibile a tutti è necessario. Guadagnare un buon trustrank aiuta a essere trovato e mantenere nel tempo un discreto posizionamento. Ma altrettanto necessario è poi mettere in atto tutte quelle attività di promozione con comunicati stampa, scrittura di post su blog (o risposta in blog altrui), monitoraggio dei commenti sui forum, pubblicazione video e foto sulle piattaforme come Youtube e Flickr… insomma una sana e professionale attività di PR online.
E capire che oggi il cliente vuole una relazione, personalizzata e distribuita su vari media. E non più un bombardamento mediatico unilaterale.