Quello che i seo non dicono

Prendo un titolo di una canzone famosa, cara alle donne, per riferirmi a tutti quegli argomenti che non vengono trattati nei vari blog, forum e siti di settore. Mai come in questi ultimi mesi sono proliferati forum e blog di vario taglio dedicati al mondo del web marketing e del posizionamento sui motori di ricerca.
Con tutti i limiti che la cosa assume (una certa autoreferenzialità, la nascita di alcune prime donne e la lotta all’ultimo post) questo è un bene. Finalmente in Italia si discute di come promuovere online un’azienda, un prodotto, un servizio, una città.
Ma..non si parla di tutto.

Se è vero che non appena Google da un ritocchino alle sue serp o al pagerank, il minuto successivo sono in tanti a parlarne, ci sono argomenti ancora oggi non discussi come meriterebbero.

Quali?
beh, penso a tutto il mondo della web analysis, al di là di pochi appassionati che provano a intavolare discussioni, è raro trovare post che scendano in dettaglio su problematiche legate alle conversioni, al bounce rate o al comportamento dell’utente una volta addentratosi su un sito.

Altri temi trattati poco in profondità sono quelli relativi al keyword advertising (adwords e non solo). raramente ho trovato discussioni approfondite sulle migliori strategie da mettere in piedi quando si ha a che fare con campagne di pay per click.

Viene da chiedersi come mai se sono in tanti a parlare di ottimizzazione di un sito o dell’importanza di avere un corporate blog, nessuno invece affronti seriamente questi argomenti. E dire che sono temi importanti per chi si occupa di sem e di seo a livello professionale.
Quali sono i motivi?

poca conoscenza?
non voglio credere che non ci siano seo fuori da quelle 3-4 agenzie famose a livello nazionale, che non abbiano esperienze significative da raccontare o sulle quali confrontarsi.

voglia di non condividere le proprie conoscenze?
se fosse questo il motivo sarebbe un po’ buffo, che proprio coloro che lavorano in un ambiente dove prolifera la generazione/condivisione spontanea di contenuti da parte di tutti, decidano di assumere un comportamento del genere.
senza considerare che spesso un confronto reciproco può aiutare tutti. i forum di discussione sono nati proprio con questa idea.

e allora qual’è il motivo?
è come se anche nel mondo seo ci fossero delle “mode”: la fase pagerank, il momento googlebombing, la stagione web 2.0, i saldi RSS

Battute a parte, è un peccato che ci siano cose di cui non si parla (per un motivo o per l’altro) e anche quando le si fa affronta, si mantiene un taglio superficiale. La mia vuole essere una bonaria provocazione.. un invito a parlarne maggiormente. A uscire allo scoperto!

scritto da Elena Farinelli