Come al solito nei primi giorni dell’anno a cavallo della festività dell’Epifania, gli amanti della tecnologia applicata all’automobilismo si fregano le mani davanti alla TV in attesa di edulcorare i proprio occhi curiosi in attesa che la propria squadra del cuore presenti la nuova monoposto e ne dettagli le caratteristiche del motore, sempre più spesso tali da fare accapponare la pelle anche al buon vecchio Road Runner e a i suoi razzi dell’ACME.
Beh, scusandomi la digressione, devo deludere gli appassionati puntualizzando che questa volta si tratta di motori di ricerca.
Un motore di ricerca è un sistema automatico che analizza un insieme di dati da lui stesso raccolti in continuo e restituisce via web un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di ricerca: Fonte Wikipedia.
Cito la Fonte per scientificità, ma soprattutto perché è proprio dall’ideatore dell’enciclopedia libera che nasce un nuovo search engine.
Il 7 gennaio ha debuttato WIKIA Search, totalmente opensource, che ha come obiettivo insidiare l’indiscussa leadership di Google.
Un algoritmo proprietario, l’intelligenza umana e il social network sembrano essere gli ingredienti magici con cui le attuali 100 milioni di pagine di WIKIA Search iniziano a competere con i 450.000 computer con cui Google gestisce e indicizza le sue 8 miliardi di pagine.
E’ a partire dall’idea di mancanza di trasparenza, responsabilità, libertà e collaborazione che Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, ha deciso di buttarsi in questa nuova avventura in cui Google, per rispondere al successo di Wikipedia, ha creato Google Knot, sua antagonista.
L’identità sembra perfetta: Wikipedia : Google = Google Knot : Wikia Search.
Inizialmente, Wales ha dichiarato come per i primi mesi il motore cercherà una “quadratura del cerchio”, da considerarsi più come una fase di test pubblico piuttosto che di un servizio vero e proprio, senza pretese di crescita, di precisione e di market share.
Ma che non abbia già iniziato a incontrare i big dell’advertising per pianificare la raccolta pubblicitaria?!
To be continued…
Per chi volesse farsi un’idea può visitare il link