Quanto è cambiata la Link Building negli ultimi anni?
Questa domanda mi viene rivolta spesso. Me la fanno soprattutto le persone che stanno pensando di comprare il mio libro sulla link builnding e che vogliono sapere se e’ ancora valido. E’ comprensibile, considerando che la prima edizione fu pubblicata a febbraio del 2013 e il nostro settore ha la meritata reputazione di essere sempre in evoluzione.
Mi ritrovo a dare sempre la stessa risposta, anche se mi e’ stato chiesto probabilmente una dozzina di volte negli ultimi due anni: “Non molto”. Non credo che dipenda unicamente dal libro che regge la prova del tempo, sebbene mi piaccia l’idea di prendermi un po’ di merito per questo, penso sia piu’ una prova del fatto che il nostro settore non cambi poi tanto quanto ci piacerebbe pensare.
Ho iniziato a mettermi in discussione e a chiedermi se avevo ragione e, onestamente, e’ uno dei motivi per cui ho impiegato piu’ di due anni per pubblicare la seconda edizione del libro.
Quindi non molto tempo fa ho rivolto questa domanda ad un gruppo di amici, ad alcuni via email ad altri attraverso un gruppo Facebook. Molti di loro la pensano come me e la nostra discussione si e’ conclusa con tante riflessioni interessanti. In questo post mi piacerebbe condividerne alcune, condividere la mia posizione sull’argomento e parlare di cosa è veramente cambiato.
Il mio punto di vista personale
La Link Building non e’ cambiata tanto quanto ci aspettiamo
I principi fondamentali della link building non sono cambiati. Sono cambiati i segnali attorno ad essa, ma soprattutto intorno ai nuovi sviluppi dell’apprendimento automatico che hanno indirettamente colpito quello che facciamo. Una cosa che certamente è cambiata è la mentalita’ dei SEO verso la link building. Ritengo che l’ultimo grande cambiamento sia avvenuto nell’aprile 2012 quando fu rilasciato Penguin. Questo evento ha veramente cambiato il nostro settore e ha fatto mettere da parte alcune tecniche che comunque non avrebbero funzionato bene.
Da allora abbiamo visto cambiare alcune cose, ma i principi di base non sono cambiati se vuoi costruire un business che resista per anni e non correre il rischio di essere colpito da un update di Google. Per me questi principi sono piuttosto semplici (dovete meritarvi i link, sottoporre le vostre risorse ad un pubblico che le condivida, essere coerenti, …).
Per me, il passaggio verso data driving search result + apprendimento automatico è stato il più grande cambiamento che abbiamo visto negli ultimi anni, ed è ancora in corso.
Ma andiamo un po’ piu’ a fondo…
La tipica mentalità per costruire link e’ cambiata
Penso che molti SEO siano giunti all’idea che non puoi piu’ farcela costruendo link di bassa qualita’, non se vuoi costruire un’attivita’ sostenibile sul lungo periodo. Fare Spam Link Building funziona ancora sul breve periodo e ritengo che lo farà sempre, ma e’ molto piu’ difficile di prima mantenere dei siti basati sullo spam. L’approccio è più “churn and burn” e gli spammer sono felici di agitarsi su molti domini e trarre da ognuno di questi un piccolo profitto prima di spostarsi su un altro.
Per tutti gli altri l’importante è riuscire nel lungo periodo e non mettere a rischio i siti dei clienti.
Cio’ ha indotto molti SEO ad abbracciare diverse forme di link building ed in generale ad iniziare ad usare i contenuti come un asset per attirare link. In parte credo che sia stato veramente Penguin nel 2012 a portare all’ascesa del Content Marketing tra i SEO, ma questo sara’ l’argomento di un altro post! Però questo aspetto spiega il trend al quale assistiamo oggi.
Lentamente ma con consapevolezza, arrivano alla mia azienda clienti che gia’ sanno che la link building di bassa qualita’ non e’ cio’ che vogliono. C’e’ voluto qualche anno dopo Penguin, ma sta succedendo veramente. E’ un fatto positivo ma, purtroppo, il motivo principale e’ che molti di loro sono rimasti scottati in passato da agenzie SEO che hanno costruito link di bassa qualita’ senza neanche pensare di costruirne alcuni anche di buona qualita’.
Non ho dubbi che il cambio di mentalità in tal senso abbia portato ad un trend come questo:
Penso che non ci fosse altra scelta.
Siamo onesti. Molti di noi usavano tecniche di link building che a Google non piacevano più, perche’ funzionavano. Non penso che molti SEO si illudessero che fosse veramente materiale di alta qualita’, ma funzionava ed era molto meno rischioso che farlo che adesso. A meno che tu non fossi un super-spammy, i link di bassa qualità semplicemente funzionavano.
Andando avanti in un mondo post-Penguin, le cose sono diventate ben piu’ rischiose. Secondo me e’ per via dei trend come quelli visti sopra. Ci e’ stato tolto il metodo piu’ semplice per fare link building e siamo stati lasciati con meno opzioni. Una delle vie principali è il content marketing che, se fatto bene, puo’ portarti dei link di buona qualita’ e, importante, quei tipi di link che non rimuoverai in futuro. Sbaglia e perderai il budget e la fiducia del tuo capo o del tuo cliente.
Ci sono ancora molti altri modi per costruire link e a volte possiamo dimenticarcene. Date un’occhiata a questa lista epica di Jon Cooper. Persino con tutte queste strategie a disposizione, è difficile. Molto piu’ di quanto lo fosse in passato.
Riassumendo, nel settore la nostra mentalita’ è cambiata ma sicuramente non e’ stato un cambiamento volontario. Se le tattiche che Penguin ha boicottato funzionassero ancora oggi, le useremmo ancora.
Qualche altra opinione…
I segnali intorno alla Link Building sono cambiati
Non ho dubbi su questo aspetto. Ed effettivamente ne ho scritto in merito l’anno scorso nel mio precedente post, nel quale parlavo di segnali quali gli anchor text e i deep-link che cambiavano nel tempo.
Molte delle persone a cui ho chiesto un’opinione in proposito pensavano la stessa cosa ed ecco qui alcune loro opinioni suddivise in base al tipo di segnale:
Domain Level Link Metrics
Anchor Text
Non mi e’ mai piaciuto l’anchor text come link signal. Cioe’, chi veramente usa la corrispondenza esatta di parole chiave commerciali come anchor text sul web? I SEO!
Sicuramente ci saranno dei link naturali di questo tipo ma onestamente faccio fatica a concepire l’idea che Google abbia impiegato cosi’ tanto tempo per iniziare a rifiutare l’idea di anchor text commerciali come segnali di ranking. Eppure lo sta cominciando a fare, lentamente ma con sicurezza. Non fraintendetemi, conta ancora e ancora funziona. Ma come per un puro link spam ora la barriera si è abbassata in termini di ciò che è considerato troppo. Rand pensa che contino piu’ di quanto pensiamo e sono piuttosto d’accordo con questa affermazione.
Ma cio’ che mi lascia ancora perplesso, e’ che Google ancora non abbia trovato una soluzione e il commercial anchor text spam sia ancora cosi’ efficace.
Titolo originale del post “How Much Link Building Changed in Recent Years?” di Paddy Moogan