Se dovessimo spiegare cosa sia il viral marketing con un caso pratico vi parleremmo senz’altro di Patrick Moberg e della ragazza dei suoi sogni. Patrick incontra la fanciulla nella metropolitana della grande mela alle 9.30 del 4 novembre ma lei, come è consuetudine, si dilegua a una fermata senza che lui abbia avuto il coraggio di avvicinarsi. Ma non si rassegna e sul sito web www.nygirlofmydreams.com pubblica un disegno fatto a mano della ragazza, con particolari fisici ed abbigliamento e fa la stessa cosa per lui.Il primo requisito del viral marketing è soddisfatto, abbiamo una storia simpatica, familiare e abbastanza patetica da fare breccia nel cuore dei newyorkesi assuefatti e da moltissimi utenti della rete.Patrick lascia i suoi contatti (cellulare ed email) nel caso la ragazza vedesse il sito e si riconoscesse e chiede di passare la notizia a chiunque volesse aiutarlo.Secondo requisito soddisfatto: il caro e vecchio passaparola, capace di espandersi con la velocità di un virus.Come una favola a lieto fine la principessa metropolitana viene “trovata” il giorno successivo. Si chiama Camille Hayton, ha 22 anni e lavora al magazine BlackBook. Storia finita e basta bombardare Patrick che sul sito dichiara “Nel nostro interesse, non ci saranno più aggiornamenti su questo sito. A differenza delle commedie romantiche e delle cattive canzoni pop, dovrete immaginare il finale di questa storia da soli“.BlackBook ha pensato di ripetere l’esperimento con la sua dipendente Carly, amante della cucina spagnola, del sushi e del gelato con il concorso “ Win a Date with the next BlackBook ‘DreamGirl ‘”.Sul terzo requisito, ovvero la tecnica promozionale, beh tirate voi le vostre conclusioni.
Sano marketing? Noi diciamo di sì e buona fiaba a tutti.
articolo scritto da Alessandra Dall’Antonia