Seomoz Landing Page competition

Si è conclusa la gara di Landing page promossa da Seomoz, uno dei blog più autorevoli in termini di posizionamento di motori di ricerca. La competizione è stata molto serrata, soprattutto fra le prime 2 posizioni, che nonostante fossero molto diverse, hanno ottenuto conversioni molto simili.

immagine usata
Il vincitore ha vinto con questa landing page:
http://www.seomoz.org/landing_pages/9.html
che ha lottato fino alla fine con questa
http://www.seomoz.org/landing_pages/3.html

E’ interessante leggere i commenti degli autori, degli utenti e del vincitore. Iniziative come queste sono molto utili, non soltanto perchè creano case history da studiare, ma anche perchè consentono di riflettere su alcuni elementi da tenere a mente quando si fa un landing page test. Nella pagina che annuncia i vincitori si leggono alcuni suggerimenti e considerazioni relative ai test sulle landing:
– testare un elemento per volta
– creare qualcosa di originale, essere creativi.

Uno dei vantaggi di questi test è che una volta compresi quali sono gli elementi (grafici, testuali, testimonial, ecc..) che influiscono sul comportamento del proprio target (call to action), essi si possono riutilizzare per altre comunicazioni, anche fuori dal web. Come l’esempio del simbolo Verasign che si è visto essere un fattore che aumenta le conversioni e che poi viene riutilizzato in tutte le pubblicità offline.
Sempre nella pagina sopra menzionata sono riportati alcuni consigli, divisi fra quelli relativi al design e quelli relativi al fare test:
Design
* Simplify everything
* Reinforce intentions
* Limit choices

Testing
*Let the data end your test, not your calendar
*Understand results by segment
*Technology is only as good as the marketer using it

Interessante la discussione sulla pagina vincitrice: più di qualcuno non riesce a capacitarsi che il modello “long copy sale letter” sia quello che porti maggiori conversioni.
Uno dei lettori commenta: “I see that style of landing page all over but I dont get why it works yet“.
Persino Rand Fishkin è perplesso:

“I have to say – the winner totally shocked me. Those long form sales letters are not my style, but it’s hard to argue with results.” – Rand Fishkin, Sphinn.com (Mon 17th Sept)

alla fine è intervenuto anche il vincitore, con due post per esprimere alcune considerazioni e specificare la logica dietro alla sua lunga landing page. Nel primo post fra le varie cose evidenzia la differenza fra persuasione e manipolazione. Nel secondo fa riferimento a due libri determinanti per la sua landing page:
How to Argue and Win Every Time by Gerry Spence.
Influence: The Psychology of Persuasion by Dr Robert Cialdini

Dopo aver letto alcuni commenti e i vari post, devo ammettere che mi ha colpito il fatto che sempre più il successo di un sito, le sue conversioni, dipendano non tanto dal lato tecnico, quanto dal copywriting, dalla capacità di scrittura, dalla psicologia ed empatia di chi scrive i contenuti.
Sarebbe bello facessero qualcosa del genere anche in Italia.