Con queste poche righe vorrei iniziare una serie di post apparentemente scontati ma che, se usati sistematicamente, diverranno per tutti noi di piena efficacia conoscitiva e comunicativa attraverso lo strumento che usiamo di più (per molti, anche più del cellulare…nevvero?).
Ciò che compare dopo “Da:” esprime sinteticamente il mittente.
Il mittente, in questo caso, può essere manifestato sotto due forme:
1. l’indirizzo di Posta Elettronica (es.: [email protected]);
2. un alias dell’indirizzo di Posta Elettronica (es.: Jim Black) che comunque non esclude la possibilità di vedere l’indirizzo reale.
Se ci si pone dalla parte del destinatario, esso ha innanzitutto due elementi attraverso i quali può ricavare informazioni su chi gli scrive: il nome (es.: jim.bl o Jim Black) e il dominio (es.: unige.ch). Quest’ultimo può dire molto sul mittente, alcuni esempi:
– Unige.ch: innanzitutto comunica il paese di provenienza (.ch – Svizzera) e l’appartenenza alla rete dell’Università (uni-) di Ginevra (-ge);
– .ch: in quanto verosimilmente Svizzero, il mittente ha studiato tedesco e italiano o francese. uni-: è studente o professore, quindi sa o ha studiato l’inglese. –ge: lavora o studia per l’Università di Ginevra e sicuramente sa il francese;
– Nokia.com: il destinatario può presumere che il mittente è sia adulto, lavori, sappia qualcosa di nuove tecnologie e che sicuramente possegga un telefono cellulare 🙂 ;
– Email.it: il destinatario è quasi certo che chi scrive parla italiano, probabilmente connesso da casa e che, possedendo l’indirizzo da parecchio tempo è verosimile, non necessario, che non sia molto aggiornato sulle nuove possibilità e opportunità del mondo web (vedi gmail).
Quasi sempre il dominio corrisponde ad un sito web (es.: unige.ch corrisponde a http://www.unige.ch) dove in alcuni casi è possibile rintracciare ulteriori informazioni sul mittente.
Oltre al dominio il destinatario può guardare anche alla prima parte, il nome: se si confrontano [email protected] e [email protected] il numero può essere indice di un minor tempo di utilizzo del servizio o in generale, di minor esperienza nel campo;
un indirizzo come [email protected] può indicare maggior formalità e maturità che [email protected] e, quindi, può venir preso con maggior serietà.
In qualche caso il nome può non rappresentare una persona particolare ma un servizio, un ruolo, un’organizzazione o altro (es.: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected] ).
Inoltre, anche in forza di quello che abbiamo appena detto, è possibile scegliere la forma-mittente (personalities) con cui inviare un email in rapporto al suo destinatario…senza per questo camuffare la propria persona…
Quindi quando decidiamo il field “From:”, pensiamo sempre al destinatario! Comunicazione interna o esterna o dem, newsletter e/o blogcomment che sia… 😉
post scritto da Marco Massara
Nikita Design web marketing