Negli ultimi dieci anni si è assistito ad una trasformazione degli eventi enogastronomici nei format come nei contenuti. Da semplici contenitori finalizzati alla presentazione di prodotti locali, si sono evoluti in elementi, spesso determinanti, di una “destinazione turistica”, cioè parte di un sistema (che ottimisticamente dovrebbe essere) orientato al cliente/turista al quale si tende a proporre una serie esperienze artistiche, culturali ed anche enogastronomiche, cercando di valorizzare le risorse del territorio.
Partendo dall’analisi di un campione di siti web di soggetti pubblici e privati che promuovono eventi enogastronomici salta agli occhi il ritardo dei primi nel rendere i propri siti realmente interattivi: non è prevista, infatti, la possibilità per il cliente/visitatore di lasciare dei feedback, commenti e valutazioni sugli eventi, e meno che mai di entrare in “conversazioni” con gli enti o comunque i gestori degli eventi. Un interattività che permetterebbe di coinvolgere gli stessi fruitori nella realizzazione e nel perfezionamento degli stessi eventi, migliorandone come minimo la qualità percepita ed aumentando inoltre la fidelizzazione.
Il lavoro entra più in profondità nell’analisi della promozione degli eventi, attraverso interviste strutturate agli organizzatori/promotori di quattro eventi enogastronomici diversi tra di loro: Autumnia di Figline Valdarno, Boccaccesca di Certaldo, deGustibooks di Firenze e la visita alle cantine con degustazione presso il Castello di Verrazzano di Greve in Chianti.
Mentre il Castello di Verrazzano utilizza esclusivamente il proprio sito web per la promozione, negli altri tre casi prevale il mix di strumenti tradizionali (quotidiani e riviste, tv, radio e materiale promozionale cartaceo). Si fa, in genere, poco ricorso ad analisi di mercato e le indicazioni sul target dei potenziali clienti/visitatori vengono ricavate, spesso, in modo empirico. Le cause risiedono ovviamente anche nella scarsa conoscenza dei possibili strumenti di indagine statistica – almeno di primo livello – che il web mette a disposizione.
E’ anche fin troppo evidente che finora nessuno degli operatori intervistati si sia mosso nella direzione del cosiddetto “marketing virale”, basato sul passaparola, la cui efficacia in Rete ha una notevole e provata efficacia, grazie alla natura intrinsecamente relazionale del web. Pensiamo a canali come i blog, i forum e le star del momento ovvero i social network (facebook tanto per citarne uno).
La ricerca, svolta da Valentina Angeleri, oggetto di tesi, prende in esame l’evoluzione del settore degli eventi enogastronomici in Italia ed in particolare in Toscana con l’intento poi di valutare l’utilizzo effettivo degli strumenti di promozione online in un campione – significativo – di eventi svoltisi nella Provincia di Firenze, nel 2008. La copia in pdf della tesi può essere richiesta gratuitamente presso il sito: www.seminarifirenze.it