Il termine Advergames deriva dalla crasi delle parole advertising (pubblicità) e game (gioco).
Si tratta, infatti, di giochi gratuiti, che l’utente può giocare online oppure scaricare sul proprio pc, appositamente realizzati al fine di veicolare specifici messaggi pubblicitari. L’advergame è uno strumento pubblicitario di tipo pull che garantisce un alto livello di coinvolgimento ed una esposizione dell’utente al brand pubblicizzato sicuramente maggiore rispetto ad altri strumenti di advertising utilizzati su vecchi e nuovi media. Da non sottovalutare è l’importanza della scelta relativa alla collocazione degli advergames (questi possono essere collocati sul sito aziendale, sui siti aggregatori di giochi online, …), ma occorre precisare che gli advergame ben realizzati sono quelli studiati e realizzati con l’intento di sfruttare le meccaniche del Viral Advertising.
Gli advergames possono essere molto semplici, basati su semplici associazioni di idee che puntano a collegare il marchio che si vuole promuovere con lo stile di vita o l’ambiente in cui il gioco è sviluppato, quindi, per questo definiti “associativi”.
Esempio “Colpisci e Vinci” di Sammontana reperibile sul sito
www.sammontanafriends.it
Poi vi sono gli advergames definiti “illustrativi”, in cui il prodotto diventa l’oggetto stesso e il tassello fondamentale dell’azione del gioco, anche se quest’ultimo può anche essere logicamente slegato dal prodotto stesso.
Esempio “Flip the Mix” di M&M’s:
http://www.mms.com/us/fungames/games/flipthemix/index.jsp
Infine possono essere “dimostrativi” ovvero consentono al consumatore di provare il prodotto all’interno dei confini virtuali del gioco.
Esempio “The Passenger” commissionato da Nokia:
www.the-passenger.com
A seguito dell’analisi dei dati reperiti durante una specifica ricerca in cui ho preso in esame la collaborazione tra l’azienda fiorentina Sammontana e Adacto, ho potuto constatare e confermare che questi semplici videogiochi si rivelano essere degli ottimi strumenti utilizzati per creare grande movimento intorno alla marca, o più precisamente, efficaci per aumentare la brand awareness, per generare traffico sul sito ufficiale di un’azienda, oppure per ampliare il DB aziendale.
All’interno del portale dedicato alla Community Sammontana (www.sammontanafriends.it), nella sezione sala giochi, sono stati raccolti tutti gli advergames realizzati dal 2001 al 2007 dalla società Adacto per Sammontana.
Ma gli advergames possono anche svincolarsi da una logica prettamente aziendale: questo è il caso degli advergames realizzati a scopi didattici-educativi.
Esempio “Cappuccetto Rosso e il Lupo” commissionato da Animal Planet e WWF per promuovere la giornata nazionale delle oasi e per sensibilizzare i bambini alla tutela dell’ambiente e degli animali, reperibile sul sito
http://www.molleindustria.org/it/cappuccetto-rosso-e-il-lupo
Oppure i cosiddetti “anti-advergames”. Per anti-advergames si intende dei giochi realizzati in antitesi agli advergames celebrativi delle grandi aziende.
Un esempio tutto italiano è “McDonald’s” realizzato da Molleindustria reperibile sul sito
http://www.mcvideogame.com/
Più in generale, si tratta di giochi che incentivano gli utenti a riflettere su tematiche a carattere sociale, economico e politico. Ad esempio “TuboFlex” http://www.molleindustria.org/it/tuboflex,
o “TamAtipico” http://www.molleindustria.org/it/tamatipico, che trattano delle flessibilità e del precariato italiano;
oppure il gioco “Embrioni in Fuga” http://www.autistici.org/molleindustria realizzato in occasione del Referendum del Giugno 2005 relativo alla proibizione di ricerche effettuate sulle cellule staminali.
I videogiochi rappresentano, quindi, un ottimo canale di comunicazione, sia per reclamizzare e pubblicizzare specifici prodotti o brand sia per veicolare specifiche idee e concetti.
In Italia molte aziende nutrono ancora molte perplessità rispetto all’utilizzo di uno strumento che ritengono accessorio, secondario, e poco professionale. Ultimamente si sta però registrando una piccola inversione di tendenza: i dati riguardanti l’aumento degli investimenti sia in advergaming che in innergames advertising rivelano che le aziende italiane stanno prendendo consapevolezza della validità del videogioco come strumento per la comunicazione pubblicitaria.
post scritto da Chiara Berrettini
laureatasi con una tesi dal titolo “L’evoluzione dell’advertising online: dal banner all’advergame”