Link addomesticati: che fare dopo essere stati intercettati dal Penguin Update

ESTRATTO DAI WEBINAR DEL “SEO Web Marketing Experience” (2012).
» Clicca qui per i dettagli e l’offerta della nuova edizione

I link “addomesticati” nostra delizia o nostra croce? In questo coinvolgente video Piersante Paneghel ti illustrerà perchè il Penguin Update ha messo pesantemente in discussione i cosidetti link “addomesticati” e come lo stesso Mister Penguin stia cambiando radicalmente il modo di fare SEO. Apprenderai anche come impedire al panico che ti “assalga”, se ti rendi conto che il tuo sito web è stato beccato dal Penguin, come fare il punto della situazione, come salvare il salvabile e mettere in sicurezza il lavoro SEO fatto negli anni.

Link addomesticati - il Penguin Update

Clicca sull’immagine qui sopra per accedere al Video

Piersante è stato così gentile da rispondere alle molte domande pervenuteci durante il suo Webinar, alle quali, per motivo di tempo, non siamo riusciti a dar voce.

Domande & Risposte Extra

D. Quali sono i software indispensabili da usare oltre a Majestic SEO? Quali strumenti gratuiti sono utili per rilevare un afflusso notevole di link in entrata su una pagina e quindi una possibile penalizzazione Penguin? In termini pratici Yahoo explorer e lo stesso strumento per webmaster di google possono bastare?
R. Direi di no. Yahoo Explorer è piuttosto inefficente, ha un database minuscolo se raffrontato a quello di Majestic Seo. Quest’ultimo oggi è indispensabile, soprattutto nella vista del “fresh index”, che lista i link recenti. L’accoppiata fondamentale è Majestic Seo + GWT.

D. Se abbiamo dei link esterni non autorizzati e chiediamo la rimozioni di questi link tramite una semplice comunicazione e se il 95% delle volte non ci rispondono, possiamo anche utilizzare la nostra rete di contenuti ipotetica e bannata linkando coloro che non ci rispondono. Sicuramente non è una cosa piacevole e non so se legale però nello stesso tempo anche il link non autorizzato non lo è. Cosa ne pensi?
R. Penso sia inutile, anzi, controproducente. Nel web c’è libertà di link, il concetto di “link non autorizzato” è un paradosso. Se non ti rispondono spesso è perchè dietro non c’è nessuno, cioè si tratta di procedure completamente automatizzate, oppure perchè è stato abbandonato il dominio o curato poco. Farle penalizzare sarebbe inutile : o sono già penalizzate oppure anche ammesso di riuscire a penalizzarle questo spingerebbe verso l’abbandono completo, ottenendo quindi la permanenza dei link sporchi. Cioè l’esatto contrario di quello che serve. Molto meglio usare il tool Disavow Link appena rilasciato.

D. Ciao, noi abbiamo un problema un po’ diverso. Una directory locale che raccoglie operatori di vari settori, organizzata tematicamente. I link interni ci arrivano quindi da nostri clienti (quali tutti siti creati ugualmente da noi), e viceversa, noi linkiamo i vari clienti dalle nostre categorie. Pur essendo la cosa abbastanza “naturale”, risultiamo penalizzati sia noi, in molte categorie della directory, sia vari clienti. In questo caso come si dovrebbe procedere?
R. Metterei in nofollow tutti i link di cui parli. Se questi rappresentano una quota importante del tuo link mix è possibile che tu abbia patito un deprezzamento. Cioè, se il tutto avviene in un range di IP ristretti potrebbe essere stato intercettato il pattern. Blocca quei link e vedi che succede.

D. I siti satellite devono avere il link DOFOLLOW o NO FOLLOW?
R. Bisogna capire cosa si intende per “sito satellite”. Il problema non sono i link, ma i link che sono incasellabili dall’algo come artificiali. Un (uno) link da un dominio è è sufficente per la spinta, gli altri se troppi o fatti troppo bene dichiarano lo schema e attirano i guai. Less is More, blocca l’eccesso.

D. Come possiamo far arrivare traffico umano su siti che comunque rimangono sostanzialmente dei siti di spinta, quindi con dei contenuti diciamo poco interessanti dal punto di vista “umano”?
R. Bisogna dimenticarsi dello scopo vero del sito e farlo rinascere come se la SEO non esistesse ed esistessero solo utenti e usabilità. Bisogna stare alla larga dalle kw principali dei settori troppo competitivi. Quindi trovarsi una nicchia specifica e aggredirla/svilupparla come se fosse l’unica cosa importante al mondo. Serve abbastanza tempo, ma riconvertire o curvare il tema è possibile. Vedila dall’alto e chiediti cosa potrebbe accadere domattina se l’algo implementasse la vista sul web che ha Chrome… e la usasse per separare la fuffa dai siti effettivamente frequentati da umani. Che accadrebbe ai siti da spinta? Pare che non lo facciano, che non usino Chrome, ma è loro scelta. Magari domani cambia.

D. Come ci si accorge che un sito è stato beccato dal penguino? Esiste un sito per verificarlo? L’uscita dal pinguino avviene eslusivamente nel momento dell’aggiornamento dello stesso?
R. I siti colpiti dal penguin crollano (per ora) durante il rilascio del penguin, lasciando segni evidenti nel traffico. Quindi la data del crollo certifica con relativa sicurezza il responsabile. Va considerato che il penguin si aggiunge al folto gruppo di algo che presidiano le SERP, quindi ci possono essere effetti combinati o conseguenti.  Ad esempio ho notato che molto spesso chi riceve la letterina per link innaturali paga il prezzo dovuto entro poche settimane in termini di calo di traffico, ma poi viene anche colpito dal penguin al rilascio successivo.

D. Un network di siti indicizzato ognuno per un argomento specifico, può essere penalizzato?
R. Altroché. Dipende da come sono fatti i link che lo legano e da come sono visti complessivamente i profili di link di ciascun sito e del network nel suo complesso.
Se non lasciano trasparire un pattern, una modalità innaturale che dichiari l’intento del “furto” di PR, possono stare abbastanza tranquilli.

D. I links in spalla sinistra di questo sito www.storiexbambini.com potrebbero portare penalità?
R. Direi di no. Sono tutti link interni senza kw-money. Manca il movente 🙂

D. Sfruttando Penquin è possibile che siti spam possano abbattere un sito in start up, che si posiziona bene in una nicchia, prima che Google si accorga che sia Spam?
R. Si. Può succedere, anche senza il Penguin. Ci possono essere anche danni fatti a “fin di bene”, leggiti questo post istruttivo: http://www.mocainteractive.com/blog/link-naturali/

D. In caso di un network particolarmente complesso, difficile e lungo da “riparare”, si possono comunque ottenere buoni risultati concentrando tutti gli sforzi nel costruire un NUOVO network ben costruito e mantenuto dal punto di vista delle nuove esigenze di Penguin?
R. Pochi giorni fa ti avrei detto di si. Oggi la riparazione è possibile con il tool Disavow Link in modo relativamente rapido, almeno rispetto a prima. Considera che un nuovo network andrebbe a perdere il fattore anzianità che continua ad essere molto importante. Insomma, oggi non abbandonerei il dominio.

D. Mi hanno penalizzato la home page, non posso mettere errore 404, come faccio?
R. Dopo il webinar è stato rilasciato il Disavow Link tool, usalo.

D. Sto risalendo nella serp dopo la penalizzazione penguin ma sto notando che mi fa stare con la key più importante in prima pagina per una settimana poi mi ripassa in decima pagina, e poi mi riporta su.. il posizionamento è molto ballerino.. perchè?
R. L’uscita dal penguin è sempre ballerina a quello che ho visto finora. Considera che parliamo di una penalità puramente algoritmica, quindi in base a quello che vede in un  determinato momento/datacenter potrebbe decidere se sei ON o OFF. Non ho ancora tratto conclusioni, ma ti confermo che il Penguin è “appiccicoso”,  l’uscita spesso non è netta e quasi mai sui livelli precisi del traffico precedente. Un po’ ti spenna sempre.

D. Come viene valutato il pulsante google +1 dal motore di ricerca?
R. Come qualsiasi altro cazzillo social. La spinta è stata dichiarata poco rilevante da Matt Cutts. Spero sia vero.

D. Come fare link building oggi per non andare incontro a penalizzazioni?
R. 🙂 saperlo, e saresti ricco. Non c’è una regola, troppe variabili. Ti posso dire come mi regolo io: evito di guardare Google dritto negli occhi. Lo corteggio di sponda, leggero e tendenzialmente invisibile. SEO platonico. I link di poca cosa arrivano da soli, non c’è bisogno di cercarli. Cerchiamo quelli buoni e rassegnamoci a spenderci tempo. Niente sarà come prima.

D. Un sito penalizzato presente su un hosting dove ho altri siti, danneggia anche gli altri?
R. In linea di massima no, a meno che non vi sia una elevata concentrazione di spammer o altri soggetti “pregiudicati” (distributori di malware, presenza in black-list ecc.) sullo stesso IP. Potrebbero esservi danni se i siti presenti nello stesso IP sono interlinkati tra di loro e agganciati con un link al sito penalizzato.

D. Se ottenere link in brevissimo tempo è sconveniente e potrebbe portare penalizzazioni, conviene acquistarne molti e linkare i propri concorrenti?
R. Rimanendo col dubbio per il resto della vita se gli hai fatto male o bene? Nah. Sapendo che ora te li può segare in poco tempo? Doppio nah.

D. Ho visto siti che nel codice contenevano link sotto il tag noscript , io lo giudico pericoloso, che ne pensi?
R. Nella migliore delle ipotesi è inutile, nella peggiore pericoloso. http://www.seroundtable.com/archives/022411.html Si tratta di una porzione di codice che viene osservata dagli algoritmi cacciatori di malizie. Poi dipende da quello che ci metti dentro, ma se si tratta di link che non sono presenti anche nella pagina visibile all’utente e contengono kw-money allora non ci sono dubbi. Tana per lo spammer!

D. Esistono dei programmi con cui si può analizzare la topologia del grafo costruito nell’ambito del sito gestito? Intendo in formato grafico nodi archi.
R. Non ne conosco, se ne trovi segnalali che fai un piacere a tutti.

D. Utilizzare article marketing in cui stessi contenuti sono scritti in lingua diversa è considerato spam?
R. No, se puntano a risorse nella lingua corrispettiva e non puzzano di SEO. Again, non è l’article marketing (o la singola attività) il problema, ma la sua industrializzazione a fini di “furto” di PR.

D. Salve, per quanto riguarda il page rank, dopo quanto tempo dallo start-up di un sito web posso avere riscontri, fermo restando di costruire un giusto approccio in termini di link building e trust building?
R. Se il riscontro è qualche punto di PR visibile (la barretta)  dipende da quanti/quali link prendi. Anche poche settimane. Se invece parliamo di trust direi almeno un anno se sei in un settore competitivo. In ogni caso oggi ci vuole molto più tempo che in passato per portare a “maturazione” un sito.

D. Come comportarsi a proposito dei link interni (a contenuti del sito stesso)? Anche i link interni con anchor sovraottimizzate possono penalizzare?
R. Certo. Fornire menù navigazionali zeppi di kw-money può portare alla OOP, è un segno abbastanza lampante di sovraottimizzazione. Non da adesso, da anni.

D. Se i link arrivano da articoli come La Replubblica, Il Corriere della Sera possiamo uscire dalla penalizzazione? Ha senso prendere il sito penalizzato e trasferirlo su un dominio nuovo? I link con forte trust come quelli della pubblica amministrazione sono sempre validi? L’anchor text deve contenere all’interno la KW da posizionare?
R.
a) possono aiutare molto
b) ora non più, conviene disavow-are la porcheria che arriva sul sito penalizzatto
c) in linea di massima sì
d)
si, ma con giudizio. deve apparire naturale, non gli devi “fare la punta”.

D. EMD oltre al dominio di primo livello, potrebbe osservare e prendere in consireazione anche il dominio di terzo livello?
R. La presenza della kw sul terzo livello imho non è una leva SEO potente. Dico meglio: pesa esattamente quanto la presenza della kw nel resto della URL, cioè molto meno di quello che comunemente si creda. La vedo così: se non pesa non ha bisogno di essere depotenziata. Pronto a ricredermi di fronte ad evidenze.

D. Come fai a realizzare un network artificiale ma che ha un traffico umano reale e consistente? Hai quache consiglio?
R. Incollo la risposta alla domanda 5: Bisogna dimenticarsi dello scopo vero del sito e farlo rinascere come se la SEO non esistesse ed esistessero solo utenti e usabilità. Bisogna stare alla larga dalle kw principali dei settori troppo competitivi. Quindi trovarsi una nicchia specifica e aggredirla/svilupparla come se fosse l’unica cosa importante al mondo. Serve abbastanza tempo, ma riconvertire o curvare il tema è possibile.

D. Quando si taglia i nodi, un disallow nel robots può aiutare? Si può quantificare quanto dev’essere il traffico umano per riaccedere un nodo?
R. Assolutamente no. Il robots vieta la scansione e di conseguenza gli impediresti la verifica della pulizia. Al contrario, dopo la pulizia bisogna favorire la scansione in ogni modo. Quanto traffico? Dipende dai settori, un po’, che ci sia una base di traffico naturale, non serve che sia robusto, ma vero.

D. La storicità di un dominio viene intaccata dalla fase di ri-registrazione in caso di domini scaduti per poco tempo…
R. La storicità in senso stretto di anzianità no, ma dipende. Considera che la storicità va a braccetto con la continuità tematica e che quando quest’ultima si interrompe di solito c’è un reset.  Quando sono insieme e stabili nel tempo la spinta è molto più potente. In ogni caso Google ricorda tutti i dati storici, i passaggi di proprietà e i reset avuti nel tempo.

D. La mia domanda è la seguente, ho visto un sito web con oltre 400.000 pagine web che basa il suo link building con network di siti web collegati a cerchio che puntanto al sito web base e non è mai stato toccato da nessuna penalizzazione
R. Ne vedo continuamente anche io. Gli algoritmi sono efficienti, ma il web è grande. Ma vedo anche continuamente gente che viene esclusa dalle SERP. Mettiamola così: non c’è certezza della pena, ma solo rischio statistico. Oggi molto più elevato di ieri.

D. Il tracking di addthis inserisce gli # nei link della pagine diverse dalla home page. Ricevo quindi link da forum e blog con gli # tipo pagina1#wew e pagina1#jfhf. Vengono visti associati a pagina1 oppure devo implementare qualche redirect per non disperdere il juice perché le vede come pagine diverse?
R. Il carattere cancelletto (#) tronca la URL. Per il bot la URL termina col carattere che precede il cancelletto, quindi nessun problema. Lascia tutto come sta e non toccare nulla.

D. I link che arrivano da un infographics (che di solito diventa virale e porta centinaia di link in 4-5gg) possono essere penalizzanti per il penguin?
R. Non direi, a meno che non diventi un metodo. Normalmente i link che arrivano a sciami vengono “normalizzati”: viene preso il più significativo e gli altri vengono azzerati. E’ stato così per anni ed è ancora così, fatto salvo che l’insieme dell’attività non venga giudicato spammy, nel qual caso potrebbe scattare una penalty. Il giudizio di “spammy” non dipende dalla quantità, ma dalla qualità, da come sono fatti, dove si trovano in pagina, che ancore usano ecc.

D.  Ogni quando si aggiornano i “”link in entrata”” sul Webmaster tool di Google?
R. Sono molto lenti, anche due mesi.

D. Ma se io devo iniziare ora a spingere un nuovo sito come faccio? non devo comportarmi come avrei fatto fino ad ora ma qual è la strategia di massima da tenere presente?  Come faccio a far salire il mio sito ?
R. Concentrati sul sito, non pensare ai motori. Suona banale, ma è la verità. E’ la semplicità difficile a farsi, come diceva un poeta.

D. Piersante un domanda scontate ma se da directory, reti di domini, ed in genere link costruiti da noi non si possono creare o prendere da dove li facciamo arrivare questi link ?
R. Occhio che non è stato vietato il “sesso” (ovvero linkarsi) ma la “prostituzione” (ovvero linkarsi a pagamento con scopi SEO). Tra un network che urla la sua natura SEO da un lato e i candidi link spontanei che fioccano inconsapevoli del bene che fanno dall’altro, esiste tutto un mondo da esplorare e testare.

D. Si parla sempre di eliminazione dei link addomesticati. A mio modo di vedere Google ha iniziato a studiare approfonditamente il grafico dei link  e studiarli in ottica percentuale. Quindi vedere la link building in modo olistico. Detto questo una strategia per sconfiggere il Penguin alternativa potrebbe essere quella di aumentare la link popularity con link buoni. In questo caso i link addomesticati e visti come spam diventano una percentuale esigua. Quindi sono molto più i link buoni che quelli malevoli. A mio modo di vedere inoltre l’anchor text conta tantissimo per la penalizzazione. Grazie per la risposta.
R. Concordo su tutto, ma l’attività di modificare la percentuale di link cattivi aumentando quelli buoni non sempre è possibile/fattibile. Anche perché quelli cattivi potrebbero aumentare spontaneamente ed essere ripresi altrove, riportando il mix su valori pericolosi.

D. Come posso sapere in modo esatto se il mio sito è stato attaccato da penguin? gestisco un blog che fino a 3 mesi fa aveva 900 visitatori unici al giorno ora non riesce a superare i 200. Onlywire contribuisce tanto a farmi salire quanto poi a penalizzarmi?
R. Non credo che Onlywire  di per sé ti penalizzi. Se sei crollato nei giorni di rilascio dei 3 aggiornamenti del Penguin allora è lui, viceversa possono essere stati altri algoritmi storici.

D. Il link rewrite del url delle pagine prodotto di un sito possono essere penalizzanti?
R. Link rewrite? Non sono sicuro di capire cosa intendi. Se intendi URL rewrite allora no, nessun pericolo. In ogni caso, MAI kw stuffing in nessuna delle aree utilizzate per la SEO. Non è solo questione di essere “onesti” ma anche e soprattutto di apparire “onesti”.

D. Ho ricevuto un link spontaneo da un sito di scarsa qualità. Il link in oggetto è nel blogroll che viene duplicato in centinaia e centinaia di pagine diverse del sito. Morale della favola: dall’oggi al domani mi sono ritrovato un casino di backlinks fuffa e TEMO PER IL PINGUINO. Se chiedo all’admin del sito di mettere il nofollow al link al mio sito, posso risolvere la poteziale criticità? Grazie.
R. Io starei fermo, soprattutto se non c’è àncora maliziosa. Se il link è davvero spontaneo lascia tutto come sta. Non si possono mettere le braghe al web, qualcosa scapperebbe sempre.

D. Cosa è l’MFA? Che significa OOP?
R. MFA: Made For Adsense. Tipologia di siti nati solo per performare in SERP e fornire testi inconsistenti che spingono gli utenti a cliccare gli annunci Adsense per disperazione.
OOP: Over Optimization Penalty. Detta anche Puzza di SEO. La prendi quando tiri troppo la SEO, tipicamente nei fattori on-page.

D. Troppi 404 non ti penalizzano? Ossia tante pagine morte non ti penalizzano? nel senso se possi da 0 errori e 150 ?
R. No, di per sè l’aumento dei 404 può avere ragioni indipendenti dalla volontà e dalla cura del proprietario, ad esempio link esterni sbagliati. Però un sito che metodicamente e per molto tempo fornisca quote rilevanti di 404 che nascono da link interni non potrà certo essere visto come il massimo per la soddisfazione utente, e di conseguenza potrebbe non essere considerato adatto a stare nelle prime SERP, esattamente come succede ai siti eccessivamente lenti.

D. In parole povere può affermare che le long tail sono il futuro degli anchor text?
R. Diciamo che se le kw-money principali sono fuori raggio, ce ne facciamo una ragione e lavoriamo sulla long tail 🙂 Detta come la dici tu suona meglio.